giovedì 24 marzo 2011

Villa Gentile - Monte Fasce 2011



La regina delle salite genovesi. Lo ha fatto in una corsa in montagna all’antica datata 1982, quando a Mario Sossi, il magistrato sequestrato dalle Brigate Rosse e poi rilasciato in libertà, venne l’idea di far diventare gara quella “conquista” dei genovesi chiamata Monte Fasce, il rilievo di 840 metri che domina il Levante di Zena.

Leggevo stamattina su un paio di portali genovesi.
E’ anche vero che la corsa ha pendenze da skyrunner sia nella mattonata di apparizione che sul crinale prima dei ripetitori, e’ innegabile.

Ma ieri e’ stata proprio un’altra cosa, sabato notte ha burrascato come in piena estate, c’erano i fulmini che illuminavano a giorno e veniva giu’, si veniva giu’ di brutto. Dalla finestra pensavo, ma chi me lo fa fare, domani me ne sto a casa a dormire e poi se mai, ma solo se mai me ne vado a sgambettare. Complice una incredibile tosse della mia piccina alle 4 del mattino sono ancora sveglio e continuo a sentire la pioggia cadere. Mi corico sul divano ed aspetto le 7 per vedere cosa il cielo mi propone.
Non ho scampo, il vento ha pulito tutto, sembra irreale che poche ore fa tutto era completamente diverso. Alla partenza ci si rincontra tutti, io un po’ piu’ goffo degli altri, oggi e’ il mio debutto stagionale.
Mi cambio, rido scherzo e si parte per questi 8 km e 840 di dislivello.
Come sempre arranco, il clima e’ perfetto, le mie gambe forse un po’ meno. (come del resto il mio zainetto adiposo che mi porto dietro) e’ vero che prima di iniziare la meta’ della gara quei maledetti scalini sono proprio un incubo. Non me li ricordavo cosi’.
Comunque vado su.
Passo il Chiapparo ed inizio la scalinata che porta a Carrupola, si una mattonata che mi resta difficile da dimenticare. Da Carrupola gira tutto meglio, si apre il sentiero che porta al liberale e stranamente vado su. C’e’ un vento terribile e in maglietta inizio a sentire freddo. Dal liberale tutto e’ piu’ semplice, il traverso del fasce e poi dritti sul crinale delle antenne. Siamo in tre, con Ilaria saliamo ma lei va e mi lascia.
E’ pazzesco, la liguria si apre, solo ieri sera veniva giu’ l’universo adesso l’universo e li nei miei occhi. La vista si apre da ponente a levante, e’emozionale.
Ultima piccola fetta stavolta di asfalto che mi porta a tagliare il traguardo di questo 8km per 840 mt di dislivello in 1h e qualche manciata di minuti (7 o 8 non ricordo), neanche il tempo di salutare gli altri e ripartiamo in discesa per tornare a casa.
Ne uscira’ un 18 km con 840 +/- di dislivello in una bella prima giornata di primavera.

Dal mare nel pomeriggio riguardo quella punta e spiego alla mia piccola che stamattina non ho fatto colazione con lei per essere lassu’ a vedere un po’ meglio il cielo azzurro e grazie alla nostra corsa le nuvole sono andate via per poter passare un bel pomeriggio assieme in spiaggia.

Farla sognare non costa nulla
Mauro