giovedì 1 luglio 2010

Trail del Monte Soglio 60km 3400mt






Trail del Monte Soglio 60km 3400mt
3° tappa di avvicinamento alla CCC
Questa e’ una data decisive e decido di parteciparvi solo poche settimane prima, non ho assolutamente la preparazione ma avevo deciso di correre gare lunghe appunto in preparazione alla CCC e questa non potevo mancarla.
Partiamo con Davide in perfetto stile in ricordo dei vecchi tempi e delle vecchie vacanza a Biarritz soltanto che stavolta i mezzi sono decisamente piu’ comodi di allora.

Direzione Forno Canavese. La colonna sonora e’ quella delle grandi occasioni 88 piu’ assaggi vari e leggermente piu’ sereni.
Arriviamo in tempo per salutare gli amici Pino ed ecodiesel, prendere il pettorale e assistere all proiezione del film su Olmo. Lui e’ li presente insieme a sua moglie.
Giusto due parole di commento a fine film e ci ritiriamo a nanna, domani la sveglia suonera’ molto presto. Ore 5.00, francamente non mi ricordavo che in macchina si dormisse cosi’ comodo…



I miei preparativi sono proprio pochi, francamente devo solo impostare un passo corsa che mi permetta di completare questo 60 km e non arrivare in condizioni disastrose e per farmi capire che il Bianco non e’ irrangiungibile e non e’ un’impresa impossibile. Al via incontro Mirko con un bel cappellino che gli dona proprio ed il grandissimo Vipiana, scambio due battute e ormai tutto e’ pronto. Breve briefing e alla 06.00 si parte. Via di corsa.
La prima progressione va su asfalto e lascio andare le gambe. Divido la gara mentalmente in 3 blocchi, i “primi” 39 km sono di avvicinamento alla grande salita di 8 km e 1500 mt di dislivello consecutivo alla vetta dl monte soglio a oltre 2000 metri poi ci sono gli ultimi 13 km di discesa e piccoli strappi. Affronto la prima parte praticamente quasi tutta corricchiando. I passaggi sono favolosi in mezzo a boschi traversi e piccoli guadi ed addirittura il costeggiare un rigagnolo che fa magico questo tratto di corsa. Finalmente arrivo al gonfiabile The North Face che definira’ la meta’ gara.
A fianco a me il fratelo di Galanzino, ci fermiamo a mangiare qualcosa, mi dice che forse non continuera’, discutiamo un po’ delle porte di pietra e dell’edizione di un mese fa a cui non ho partecipato. E’ vero si fermerta’ e non terminera’ la corsa. Al ristoro tutti parlano di questa temibile salita al soglio, io non capisco, ma lo capiro’ piu’ tard i… dopo qualche km.. ebbene eccomi nella sconda mia parte di gara: 8km e 1500 mt di dislivello positivo tutti in un solo strappo che dopo 39 km di corsa gia’ fatta non sono poi il massimo. Sono interminabili, fortunatamente la salita e’ divisa in 2 tronconi e almeno riesco a riprendermi mentalmnente. Si sale e si sale ancora. Il panorama inizia ad essere veramente molto bello. Si apre tutto davanti a me facendomi vedere tutte le montagne ancora innevate. Al rifugio mi dicono che ci sono gli ultimi 300 mt di salita prima di arrivare in vetta; alche il mio fedele orologio me lo conferma, non e’ una balla..Riparto passo dopo passo arrivando in vetta e toccare con mano un po’ di neve, io che vengo dal mare. Scambio un po’ di battute con i ragazzi del soccorso alpino e poio affronto gli ultimi 13 km di discesa (che comunque se dovessi scegliere..discesa tutta la vita) in discesa dopo 50 km le gambe non ci sono piu’ o almeno non ci sono come vorrei ed in certi tratti e’ talmente ripida che non e’ assolutamente corribile. Ad in rifugio mi dicono che devo fare un taglio in per raggiungere l’altra vallata, mortale svalico su sfasciume che mettono a dura prova le mie caviglie. Arrivo al di la e mi confermano ancora 8 km prima di tagliare il traguardo.Otto lunghi ed interminabili kilometri.
ARRIVO IN FONDO POCO OLTRE LE 13 LUNGHE ORE Davide (grandioso conclude in meno di 9ore) mi porta una birra, me la scolo ad una velocita’ fotonica e bisso immediatamente dopo facendomi perder parte della mia integrita’ mentale. A mente fredda mi rendo conto che non sono completamente bollito e che sono molto felice di aver porto a termine ancora una bella impresa. Grazie a Davide per aver diviso di nuovo un’altra bella avventura e a tutti gli organizzatori, volontari che hanno permesso lo svolgimento di questa bella gara.

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